antichi portolani
della Biblioteca Estense
in teca lignea

ISBN 88-86251-55-6

Prezzo € 2000

 
PORTOLANI
antiche carte nautiche della Biblioteca Estense Universitaria




Il portolano è comunemente inteso come una carta nautica medievale, dotata di una ricca toponomastica dei luoghi costieri per l’impiego abituale da parte dei naviganti. A causa della conservazione arrotolata della pergamena e del reiterato uso sulle navi, le carte da navigar sono alquanto rare e non sempre in buono stato o integre.
La collezione dei tre portolani antichi dell’Estense è custodita in bauletto rivestito in tela con volume di commentario, certificato di garanzia, fermacarte in bronzo su base di legno e lente per la consultazione. A richiesta è disponibile al prezzo di € 2400 l'edizione nell’apposita teca in noce di 67×45×14 cm (per info e acquisto contattare la casa editrice tramite email o telefonare (0039 059 822816).


Il portolano C.G.A.5.d (Maiorca,1450 ca.) di 59×76 cm raffigura l’intero bacino del Mediterraneo, le coste atlantiche dalle isole Britanniche al capo Bojador in Africa, una parte dell’Europa centrale e i territori nord-occidentali dell’Africa. I luoghi europei evidenziati sono le Alpi, nella consueta forma grafica a T, i Pirenei, le città di Venezia, Genova, Praga, Granada e Santiago de Compostela, le isole Baleari. In Africa risalta la catena del-l’Atlante, mentre la didascalia sul mar Rosso rievoca il passaggio degli Ebrei in fuga dall’Egitto.

Il portolano C.G.A.5.b (Maiorca, 1450-1460 ca.) di 61×90 cm rappresenta il bacino del Mediterraneo e l’Atlantico dalla Norvegia al Marocco. Meno decorato del precedente, verosimilmente era una vera e propria carta da navigar destinata all’uso diretto dei marinai. Sono evidenziate le città di Barcellona, Valencia, Santiago de Compostela, Granada, Venezia e Genova. Ai pochi simboli del paesaggio naturale fanno da riscontro i più numerosi segni di quello antropico con frequenti bandiere, scudi e città.

Il portolano C.G.A.5.c è il più antico documento della cartografia nautica portoghese. Anonimo e rifilato a 60×73 cm, documenta le scoperte portoghesi delle coste africane dopo le esplorazioni di Fernando Gomes negli anni 1471-72. L’evidenza riservata alle città di Lisbona e Ceuta, nonché le diverse bandiere collocate sulle coste africane a segnalare i punti di sbarco, consentono di datarlo fra il 1472 e il 1482.


 
 
 

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